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Associazione dell'infezione da virus SARS-CoV-2 con grave morbilità materna e mortalità da complicanze ostetriche


Non è noto se l'infezione da virus SARS-CoV-2 aumenti specificamente il rischio di grave morbilità ostetrica.
È stata valutata l'associazione dell'infezione da SARS-CoV-2 con grave morbilità o mortalità materna per comuni complicanze ostetriche.

È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo di 14.104 pazienti in gravidanza e postpartum, con parto durante l'anno 2020 ( con follow-up finale fino all'11 febbraio 2021 ), in 17 ospedali statunitensi partecipanti allo studio GRAVID ( Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development’s Gestational Research Assessments of COVID-19 ).

Tutte le pazienti con SARS-CoV-2 sono state incluse e confrontate con quelle senza un risultato positivo del test SARS-CoV-2 che hanno partorito in date selezionate casualmente nello stesso periodo.

L'infezione da SARS-CoV-2 era basata su un risultato positivo del test dell'acido nucleico o dell'antigene.
Le analisi secondarie hanno ulteriormente stratificato le pazienti con infezione da SARS-CoV-2 in base alla gravità della malattia.

L'esito primario era un composito di morte materna o grave morbilità correlata a disturbi ipertensivi della gravidanza, emorragia postpartum o infezione diversa da SARS-CoV-2.
Il principale endpoint secondario era il parto cesareo.

Delle 14.104 pazienti incluse ( età media, 29.7 anni ), 2.352 avevano un'infezione da SARS-CoV-2 e per 11.752 non è stata riscontrata positività al test per SARS-CoV-2.

Rispetto alle donne senza positività al test SARS-CoV-2, l'infezione da SARS-CoV-2 è risultata significativamente associata all'esito primario ( 13.4% vs 9.2%; differenza, 4.2%; rischio relativo aggiustato aRR, 1.41 ).

Tutti e 5 i decessi materni sono avvenuti nel gruppo SARS-CoV-2. L'infezione da SARS-CoV-2 non è risultata significativamente associata al parto cesareo ( 34.7% vs 32.4%; aRR, 1.05 ).

Rispetto alle pazienti senza positività al test SARS-CoV-2, la gravità moderata o superiore di COVID-19 ( n=586 ) è risultata significativamente associata all'esito primario ( 26.1% vs 9.2%; differenza, 16.9%; aRR, 2.06 ) e all'esito secondario principale di parto cesareo ( 45.4% vs 32.4%; differenza, 12.8%; aRR, 1.17 ).
Un'infezione lieve o asintomatica ( n=1.766 ) non è risultata significativamente associata all'esito primario ( 9.2% vs 9.2%; differenza, 0%; aRR, 1.11 ) o parto cesareo ( 31.2% vs 32.4%; differenza, -1.4%; aRR, 1.00 ).

Tra le persone in gravidanza e dopo il parto in 17 ospedali statunitensi, l'infezione da virus SARS-CoV-2 è risultata associata a un aumento del rischio di un esito composito di mortalità materna o grave morbilità da complicanze ostetriche. ( Xagena2022 )

Metz TD et al, JAMA 2022; 327: 748-759

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